Letto tutto d'un fiato, due serate e non l'ho spostato dal comodino...anzi ogni tanto lo porto sul divano e mi ritrovo ad aprirlo a casaccio per rileggerne un pezzetto.
Tante di quelle frasi sono i miei
pensieri più intimi.
Perdere un genitore quando si e'
piccoli, ( io ero un'adolescente innamorata di papà ), e' un'ingiustizia che non
passa neanche a 39 anni.
Anche io, non amo parlarne, ancora
oggi mi fa male, mi si rompe la voce ancor prima di iniziare.
Anche io, mi
chiedevo perché a me, perché quando tutte parlavano di cosa comprare per la
festa del papà, io potevo solo limitarmi a un mazzo di fiori da portare al
cimitero.
Avrei voluto passare serate ad
ascoltare racconti su di lui, a condividere i ricordi che, chi lo ha
conosciuto, conserva, ma forse per un meccanismo di auto-protezione,
conversazioni di questo tipo, in famiglia, si sono sempre limitate al minimo.
Continuo a pensare a tutti gli
insegnamenti che non ha fatto in tempo a darmi, al sostegno che mi e' mancato e
che mi avrebbe reso un donna più sicura.
Sarei stata una persona migliore se lo
avessi avuto accanto un po' più a
lungo? Sarei, forse, stata capace di amare senza riserve e timori?
Penso proprio di si.
Quel giorno un
vuoto emotivo si e’ generato, nello stesso istante in cui lui e' andato via, giuro che l’ho avvertito chiaramente.
Da allora convivo,con questa voragine interiore, sognando che
prima o poi riesca a trovare il modo di colmarla....e poi subito dopo penso che forse e’ meglio che resti così profonda, paradossalmente la vita e’ meno rischiosa.
Non essere amati è
una sofferenza grande, però non la più grande. La più grande è non essere amati
più. Nelle infatuazioni a senso unico l'oggetto del nostro amore si limita a
negarci il suo. Ci toglie qualcosa che ci aveva dato soltanto nella nostra
immaginazione. Ma quando un sentimento ricambiato cessa di esserlo, si
interrompe bruscamente il flusso di un'energia condivisa. Chi è stato
abbandonato si considera assaggiato e sputato come una caramella cattiva.
Colpevole di qualcosa d'indefinito.
concordo, un libro bellissimo, e sento la stessa cosa, pur avendo perso un genitore da adulta :(
ReplyDeleteun bacino
Tu mi ricordi tanto una ragazza che un tempo aveva un blog..uno dei miei preferiti...a volte mi domando se siete la stessa persona :-)
DeleteQuesto libro lo leggerò presto dolce Paola... mi è scesa una lascrima leggendoti.
ReplyDeleteTi abbraccio, tvb davvero!
Leggilo,forse a me ha toccato certe corde in maniera piu' profonda per ovvi motivi, ma a prescindere dalle esperienze personali e' davvero un bel libro. :-)
DeleteNotte cara Vale
Mio Dio.Rileggo alcuni commenti nel mio blog e leggo un tuo commento.Clicco sul link che hai lasciato e leggo il tuo post.Una botta.Oggi abbiamo celebrato il trigesimo di mio padre.L'ho perso l'8 gennaio .E sublimo il dolore somatizzando la collera nel fisico.Vomito ogni giorno, sembro leopardi nei suoi giorni peggiori ma agli occhi del mondo sono una roccia.Non mi lascio andare.E so che verrà il momento in cui imploderò.
ReplyDeleteMi dispiace mokella, davvero...ti abbraccio forte
DeleteLa mia compagna è quasi alla fine del libro, dopo me lo passa, dice che è molto bello :)
ReplyDeleteÈ vero, è molto bello....a me ha fatto un po' male :-)
DeletePerdere un genitore così presto deve essere un dolore immenso che non posso immaginare... ma non pensare mai a come saresti stata, perchè ogni esperienza vissuta, per quanto dolorosa, è servita a formarti, a farti crescere, a renderti la persona che dovevi essere.
ReplyDeleteGrazie per le tue parole Lili :-)
DeleteAlberto Manguel disse: Conservare e trasmettere la memoria, imparare dall'esperienza degli altri, condividere la conoscenza del mondo e di noi stessi sono alcuni dei poteri che i libri ci conferiscono, e le ragioni per cui li custodiamo con amore.
ReplyDeleteTi auguro di riuscire a colmare un poco quel vuoto..
Anche se in ritardo buon febbraio Fly.
Ciao
Julia
Condividere la conoscenza di noi stessi, in questa lettura ha avuto la meglio
Delete:-)un abbraccio
Un ricordo toccante che chi ha perso una persona cara non può che condividere, arricchito da un bel brano di Gramellini. Un post da meditare, :-)
ReplyDeleteSPECCHIO
So di non essere sola a convivere con questo vuoto e non ho dubbi di essere capita ..grazie Specchio
DeleteHo sentito Gramellini pubblicizzarlo e l'ho regalato a un amico che ha perduto il padre da ragazzo. Mi sono ripromessa di comprane una copia per me.
ReplyDeleteE' un post molto toccante, ti abbraccio.
Cara amica, era tanto che non ti 'incontravo' ...leggilo anche tu, il libro e' molto piu' toccante del mio post...un abbraccio
Delete