Natale lontano da
mamma e’ un po’ meno Natale…
Anche quest’anno,
in ufficio, mi hanno fregata. E dire che qui, per 11 mesi all’anno sono
abbastanza felice, poi arriva questo priodo e lo sono un tantino in meno.
Dicembre e’
iniziato con quella nostalgia canaglia, che mi si piazza, sotto forma di
groppone, in gola e non si smuoverà fino al 2 gennaio.
E’ come se
sentissi che l’unico posto al mondo, a cui appartengo e’ da mamma.
Sarà perché ogni
volta che la vedo la trovo un po’ più invecchiata e penso che questi giorni
senza di lei non mi verranno mai restituiti, sarà perché come cucina lei, non
cucina nessuno, sarà che e’ una comica
mancata e i sorrisi che mi strappa sono impagabili, sarà che da sempre ha una
risposta per i quesiti esistenziali che le sottopongo, sarà che le sue parole sono un balsamo
per ogni mio malessere interiore, sarà per tutto questo e forse per molto altro, ma la
sua mancanza a Natale la sento di più.
Allora quest’anno
ci provo, voglio dire, cercherò di tornare indietro nel tempo …farò così… chiuderò
gli occhi per 5 minuti e poi entrerò a casa, con la mente, starò lì a tavola con tutti, cugini, zii, mamma,
fratellone e sorellina… alzerò il bicchiere e farò uno dei miei brindisi in rima baciata, ad
ognuno di loro….ecco, mi sa che e’ l’unico modo per esserci anch’io, almeno nei miei sogni.