Fly

Fly

Saturday 9 March 2013

Lavorare stanca, ma a volte anche dormire


Ultimamente la mattina mi sveglio stanca, sogno di tutto, passato, presente e futuro.
Sono agitatissima, in ufficio non ce la faccio più, mi sento circondata da arroganti e incompetenti, non tutti ma molti. Le parole di apprezzamento arrivano dai miei colleghi, ma in tutta onestà e’ ora che arrivi qualche riconoscimento anche da altri.
Poi c’e’un'altra cosa, motivo della mia agitazione, sto comprando casa e questo e’ l’impegno più grosso che abbia mai preso in vita mia. Significa legarmi a questa città e a questa terra per molto tempo. Significa che dovrò pregare affinché la mia situazione lavorativa non cambi, nonostante la crisi e la mia impulsività.
Poi quando penso di aver fatto tutto da me, decidere, discutere e scegliere il mutuo, controllare la parte legale e stabilire chi mi rappresenti nella compravendita, occuparmi di indagini di vario tipo e tante altre cose, ecco ora mi sento smarrita. E se ho sbagliato tutto? E se non ho capito un cavolo? E se avrei dovuto fare diversamente? Non ho avuto l’opinione di nessuno, in nessuna delle fasi di acquisto ed ora i dubbi mi assalgono. L’unica che ha visto l’appartamento sono stata io, e se ho scelto male?
Poi il terzo motivo… tra meno di un mese si sposa mio fratello, e sono felice, giuro.
Ma anche no.
Tra qualche settimana ci ritroveremo a casa di mamma, tutti, inclusa mia cognata e la sua famiglia che arriva dal Giappone con furore. Speriamo che parlino inglese, se no staremo a fare inchini tutto il giorno.
 A lui vorrei dire che gli voglio un bene infinito, anche se mi fa incavolare sempre, ma mi fa anche ridere molto. Ed e’ il pensiero di quelle risate, che mi rattrista, perché voglio che continuino, che seguano  battute fatte nella nostra lingua.  E quelle serate soli io e lui, a parlare a sfinimento, ecco, magari anche quelle ogni tanto, se ci fossero sarebbero bello