Fly

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Saturday 24 November 2012

Un insolito venerdi


In ufficio, nel mio gruppo, gli unici stranieri siamo io ed un ragazzo pakistano.
Ali e’ la persona, più onesta e ingenua che conosca, ne combina di tutti i colori, le discussioni in cui s’ingarbuglia con i clienti sono sempre esilaranti. 
Ma ieri mattina c’e’ stato il top.  Si e’presentato in ufficio con la parrucca, come se fosse la cosa più naturale del mondo. Che poi, mi ha informato trattasi  di “membrana” non di parrucca.
I colleghi di Londra (non so da chi siano stati messi al corrente), reclamavano una foto…e lui, di nuovo, senza vedere malizia, mi chiede di scattarne 2 col cellulare.
Io eseguo con lui in posa, che munito di sorriso  mi dice:
Ali:  -  Così le invio anche a mia moglie
Ed io:   -  Ma scusa non ti ha visto stamattina quando sei uscito da casa?
Ali:  - No, ero in super ritardo e mi sono sistemato la membrana alla fermata del pullman
Io posso solo immaginare gli sguardi della gente e lui che come al solito non ci avrà fatto nemmeno caso. 

Saturday 10 November 2012

Io, MP & GL


Andai a vivere in quell’appartamento quando avevo 3 anni, e mi raccontano che davanti casa, incontrai MP, lei si avvicinò e mi accarezzò il viso.
Da allora, abbiamo giocato insieme, fatto merende, che poi, da più grandi sono diventate pause caffè ,ci siamo abbigliate e truccate per i veglioni di capodanno, parlato di amori, scuola, e tutto il resto, per anni…. lei e’sempre stata un po’ matta, ed io quando non riuscivo a dissuaderla, l’ accompagnavo in tutte le sue follie, (che per elencarle ci vorrebbero altri 100 post)
MP ha due fratelli più grandi, ma e’di GL che voglio raccontare.
GL ha 7 o 8 anni in più, che da bambina sembravano tantissimi. Molto bello, due occhi blu, grandi grandi, come quelli dei cartoni giapponesi.
Allora la differenza di età fece si che non interagivamo molto, nonostante, io in casa sua, mi piazzassi per giornate intere, un po’come facente parte del mobilio.
Finita la scuola, lui va a studiare a Milano, poi si trasferisce a Bruxelles e poi a Londra.
Ci si incontrava poco, a Natale forse.
Poi un giorno, il mio fidanzato di sempre, quello con cui ero cresciuta, amico d’infanzia e "husband to be", mi capita davanti, per strada, accompagnato da una gentile fanciulla…ma anche questa e’ un’altra storia.
Neanche a dirlo , i programmi di matrimonio saltano. E nel salto, io cado in uno strapiombo di depressione.
Non so neanche come mi è venuto in mente, ma quando le sinapsi iniziarono a trasmettere impulsi, pensai di andare da GL.
Che mi accolse, in casa sua, sgomento perché non aveva mai visto tante lacrime tutte insieme, ed una pazza che (tanto per dirne una) quando le venne detto, “in realtà questa e’ una casa non fumatori”, rispose: “Ok, fumerò in cucina”.
E per più di un mese, furono lacrime e fiotti di fumo.
E il povero GL, mi confessò che quando la mattina usciva da casa, era terrorizzato a sapermi sola, come una mina vagante per Londra.
Col tempo mi sarei resa conto che anche quel periodo di catarsi turbolenta, e’stato una manna dal cielo, le parole di GL ancora oggi mi risuonano in testa, molto spesso, e capita nei momenti bui….infatti credo che tanto di quello che sono oggi, sia  merito suo.
Perché da quella casa a Camden town , sono venuta fuori diversa, tipo da bruco a farfalla per dare un’idea…più bella insomma, dentro, perché da lì sono iniziate tante esperienze che non avrei mai fatto ed ho incontrato gente che non avrei mai neanche incrociato per un attimo.
  …insomma io a GL, gli devo tanto, ma proprio tanto.