Fly

Fly

Sunday 3 February 2013

Fai bei sogni



Letto tutto d'un fiato, due serate e  non l'ho spostato dal comodino...anzi ogni tanto lo porto sul divano e mi ritrovo ad aprirlo a casaccio per rileggerne un pezzetto.
Tante di quelle frasi sono i miei pensieri più intimi. 
Perdere un genitore quando si e' piccoli, ( io ero un'adolescente innamorata di papà ), e' un'ingiustizia che non passa neanche a 39 anni. 
Anche io, non amo parlarne, ancora oggi mi fa male, mi si rompe la voce ancor prima di iniziare. 
Anche io, mi chiedevo perché a me, perché quando tutte parlavano di cosa comprare per la festa del papà, io potevo solo limitarmi a un mazzo di fiori da portare al cimitero.
Avrei voluto passare serate ad ascoltare racconti su di lui, a condividere i ricordi che, chi lo ha conosciuto, conserva, ma forse per un meccanismo di auto-protezione, conversazioni di questo tipo, in famiglia, si sono sempre limitate al minimo.
Continuo a pensare a tutti gli insegnamenti che non ha fatto in tempo a darmi, al sostegno che mi e' mancato e che mi avrebbe reso un donna più sicura.
Sarei stata una persona migliore se lo avessi avuto accanto un po' più a lungo? Sarei, forse, stata capace di amare senza riserve e timori?
Penso proprio di si.
Quel giorno un vuoto emotivo si e’ generato, nello stesso istante in cui lui e' andato via, giuro che l’ho avvertito chiaramente.
Da allora convivo,con questa voragine interiore, sognando che prima o poi riesca a trovare il modo di colmarla....e poi subito dopo penso che forse e’ meglio che resti così profonda, paradossalmente la vita e’ meno rischiosa. 

Non essere amati è una sofferenza grande, però non la più grande. La più grande è non essere amati più. Nelle infatuazioni a senso unico l'oggetto del nostro amore si limita a negarci il suo. Ci toglie qualcosa che ci aveva dato soltanto nella nostra immaginazione. Ma quando un sentimento ricambiato cessa di esserlo, si interrompe bruscamente il flusso di un'energia condivisa. Chi è stato abbandonato si considera assaggiato e sputato come una caramella cattiva. Colpevole di qualcosa d'indefinito.

 "Fai bei sogni" di Massimo Gramellini



16 comments:

  1. concordo, un libro bellissimo, e sento la stessa cosa, pur avendo perso un genitore da adulta :(
    un bacino

    ReplyDelete
    Replies
    1. Tu mi ricordi tanto una ragazza che un tempo aveva un blog..uno dei miei preferiti...a volte mi domando se siete la stessa persona :-)

      Delete
  2. Questo libro lo leggerò presto dolce Paola... mi è scesa una lascrima leggendoti.
    Ti abbraccio, tvb davvero!

    ReplyDelete
    Replies
    1. Leggilo,forse a me ha toccato certe corde in maniera piu' profonda per ovvi motivi, ma a prescindere dalle esperienze personali e' davvero un bel libro. :-)
      Notte cara Vale

      Delete
  3. Mio Dio.Rileggo alcuni commenti nel mio blog e leggo un tuo commento.Clicco sul link che hai lasciato e leggo il tuo post.Una botta.Oggi abbiamo celebrato il trigesimo di mio padre.L'ho perso l'8 gennaio .E sublimo il dolore somatizzando la collera nel fisico.Vomito ogni giorno, sembro leopardi nei suoi giorni peggiori ma agli occhi del mondo sono una roccia.Non mi lascio andare.E so che verrà il momento in cui imploderò.

    ReplyDelete
    Replies
    1. Mi dispiace mokella, davvero...ti abbraccio forte

      Delete
  4. La mia compagna è quasi alla fine del libro, dopo me lo passa, dice che è molto bello :)

    ReplyDelete
    Replies
    1. È vero, è molto bello....a me ha fatto un po' male :-)

      Delete
  5. Perdere un genitore così presto deve essere un dolore immenso che non posso immaginare... ma non pensare mai a come saresti stata, perchè ogni esperienza vissuta, per quanto dolorosa, è servita a formarti, a farti crescere, a renderti la persona che dovevi essere.

    ReplyDelete
  6. Alberto Manguel disse: Conservare e trasmettere la memoria, imparare dall'esperienza degli altri, condividere la conoscenza del mondo e di noi stessi sono alcuni dei poteri che i libri ci conferiscono, e le ragioni per cui li custodiamo con amore.

    Ti auguro di riuscire a colmare un poco quel vuoto..

    Anche se in ritardo buon febbraio Fly.
    Ciao
    Julia


    ReplyDelete
    Replies
    1. Condividere la conoscenza di noi stessi, in questa lettura ha avuto la meglio
      :-)un abbraccio

      Delete
  7. Un ricordo toccante che chi ha perso una persona cara non può che condividere, arricchito da un bel brano di Gramellini. Un post da meditare, :-)
    SPECCHIO

    ReplyDelete
    Replies
    1. So di non essere sola a convivere con questo vuoto e non ho dubbi di essere capita ..grazie Specchio

      Delete
  8. Ho sentito Gramellini pubblicizzarlo e l'ho regalato a un amico che ha perduto il padre da ragazzo. Mi sono ripromessa di comprane una copia per me.
    E' un post molto toccante, ti abbraccio.

    ReplyDelete
    Replies
    1. Cara amica, era tanto che non ti 'incontravo' ...leggilo anche tu, il libro e' molto piu' toccante del mio post...un abbraccio

      Delete