Sono a Schipol,
seduta per terra a gambe incrociate, in attesa che ci facciano imbarcare per
Manchester.
Non mi dispiace
aspettare, questo e’uno di quei luoghi ultra familiari, dove sono passata tantissime
volte, tra voli cancellati, ritardi, connessioni, attese di amici e partenze
che ti facevono venire il magone.
Sono stata a
Deventer, nell’Olanda dell’est , da Samira, anni 1, figlia di due persone che
adoro e di conseguenza per via di una strana equazione dei sentimenti, lei, la ‘unenne’,
l’adoro ancora di più.
La casa di Samira
affaccia su un canale circondato da alberi, e stamattina era tutto più magico
del solito. Doveva esserci un gran freddo, la foschia che avvolgeva il paesaggio, mi faceva pensare a quei boschi
fatati, dove le streghe cattive vengono sconfitte
e gnomi, principi e principesse vivono per sempre felici e contenti.
Sorseggiavo il
mio caffè latte e sgranocchiavo biscotti alle mandorle, quando mi accorgo
di quattro bellissimi cigni, addormentati sull’acqua, con la testa nascosta tra
le ali.
Che bello,
penso…. una mattinata che ricorda le favole non può che essere di buon auspicio
per tutto il resto della settimana.