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Saturday 9 June 2012

Ho delle isole negli occhi

Praga,la ragazza dell’est e il piccolo Ruben.
E’stato come se avessimo nuotato fino in altomare ed essere approdate su un’isola piccola piccola, messa lì per caso, un minuscolo banco di sabbia che fa da punto d’appoggio al destino.
E seduti sulla riva, insieme abbiamo visto tanti orizzonti diversi, tutti luminosi, caldi, brillanti.
In sintonia con il mondo, ma sole con i nostri pensieri e sogni, avvolte da una malinconia serena, e contemporaneamente da un’euforia gioiosa, contagiataci dagli estemporanei guizzi di felicità di Ruben; col presente che come sabbia tra le dita scivola via, per trasformarsi in un futuro ricco di promesse.

Promesse di incontri che come ponti immaginari ci tengono legate fino al prossimo appuntamento.


10 comments:

  1. Replies
    1. ciao Irlanda...mi domandavo come mai ha scelto questo nickname :-)

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  2. L'isola della pupilla, a voler sintetizzare :)

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  3. :-) forse rende di piu'

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  4. Eh...bello si..
    Gabri

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  5. Il vostro splendido fil rouge. Voi lo tenete stretto, lo fate girare, mentre il piccolo Ruben salta la corda :*

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  6. Che bello il filo invisibile dell'amicizia che unisce due cuori!!!

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