Fly

Sunday, 15 April 2012
Fuori c'e' il sole
Un altro volo l’aspetta, lei che e’sempre un po’spaesata in questi aeroporti del mondo che sono il passaggio necessario per raggiungere noi 3.
Eppure non si ferma, perché e’sempre andata avanti, per noi e con noi, ma fondamentalmente sola.
Ritorna in Italia, perché come dice lei, vuole stare a casa sua, tra le sue cose, con le sue abitudini ed impegni ed io che la vedo imbiancarsi con gli anni e stancarsi con molta più facilità sento un vuoto e un po’di tristezza;
e quegli imbarchi nel momento dei saluti mi fanno venire il magone, che camuffo per non farle dispiacere.
Lei scherza perché sa che e’ l’unico modo per tirarmi fuori da quell’eterna malinconia che mi caratterizza, mi dice di andare perché fuori c’e’ il sole che mi aspetta ….poi s’incammina ed io resto lì ancora un po’ per avere quell’ultimo bacio che vola dalle sue mani.
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E già gli addii lasciano sempre un grosso magone... non dovrebbero esistere.
ReplyDeletee che quando agli addii si uniscono le distanze allora il magone scende giu'con fatica :-)
DeleteChe brutto salutarsi... si vorrebbe trattenere tutto tra le proprie braccia e non lasciare nulla... e invece il volo parte e dobbiamo accontentarci del ricordo che resta nel nostro cuore...almeno fino al prossimo rivedersi...
ReplyDeleteUn abbraccio dolce Fly...
e'vero, fino al prossino rivedersi...:-)
Delete"Fuoi c'è il sole che ti aspetta".
ReplyDeleteE' bellissima. Potrebbe essere il titolo di un libro, di un film o di una poesia... E la poesia è in questi tuoi pezzi Fly..
Ciao e buon tutto
Julia
mi viene in mente che la mia prima poesia (bruttissima)l'ho scritta proprio a mia madre quando avevo 8 anni :-)
DeleteAbschied ist ein bischen wie Sterben...
ReplyDeleteil problema non sono tanto gli addii, quanto il fatto che il tempo passa troppo in fretta e pensi a quante cose vorresti fare con chi ami :-)
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