E’stato come se
avessimo nuotato fino in altomare ed essere approdate su un’isola piccola
piccola, messa lì per caso, un minuscolo banco di sabbia che fa da punto
d’appoggio al destino.
E seduti sulla
riva, insieme abbiamo visto tanti orizzonti diversi, tutti luminosi, caldi,
brillanti.
In sintonia con
il mondo, ma sole con i nostri pensieri e sogni, avvolte da una malinconia
serena, e contemporaneamente da un’euforia gioiosa, contagiataci dagli
estemporanei guizzi di felicità di Ruben; col presente che come sabbia tra le
dita scivola via, per trasformarsi in un futuro ricco di promesse.
Promesse di
incontri che come ponti immaginari ci tengono legate fino al prossimo appuntamento.
Semplicemente bello.
ReplyDeleteciao Irlanda...mi domandavo come mai ha scelto questo nickname :-)
DeleteL'isola della pupilla, a voler sintetizzare :)
ReplyDelete:-) forse rende di piu'
ReplyDeleteche meraviglia..
ReplyDeleteBello, bello, bello.
ReplyDeleteEh...bello si..
ReplyDeleteGabri
Il vostro splendido fil rouge. Voi lo tenete stretto, lo fate girare, mentre il piccolo Ruben salta la corda :*
ReplyDeletegrazie ragazze :-)
ReplyDeleteChe bello il filo invisibile dell'amicizia che unisce due cuori!!!
ReplyDelete